monicam: La mia è una lunga storia di malattia, ma anche una storia di guarigione e di amicizia.
La mia è una lunga storia di malattia, ma anche una storia di guarigione e di amicizia.
Sin dal primo sviluppo, il mio ciclo è sempre stato dolorossimo , abbondantissimo ( tant’è che sono diventata anemica) e lunghissimo ( più di 10 giorni di ciclo) , insomma tutte le ‘issimo’ possibili le avevo collezionate io!
All’inizio della mia storia di donna, come tutte le bambine che cominciano a svilupparsi , pensavo che fosse normale sentirsi così male in quei giorni, particolari, per cui come tutte cercavo di superare il dolore con tutti i rimedi possibili , non pensandoci , cercando di muovermi il più possibile durante il mestruo , borse di acqua calda a gogò sulla pancia e quando non ce la facevo più l’Antalgil, il mio fedele antidolorifico che mi ha dato un po’ di sollievo per un po’ di tempo.
Naturalmente , mia madre mi portò subito da un ginecologo , un po’ stupita dalla violenza di queste manifestazioni che addirittura mi portavano a star tanto male da vomitare e rigirami sul letto con le mani sulla pancia stile indemoniata !
La diagnosi per me apparentemente fu piuttosto banale, il medico mi disse : ‘ hai l’ovaio microcistico e un collo dell’utero molto piccolo per questo senti un po’ di dolore e l’unica cosa da fare è mettere a riposo l’ovaio e regolamentare questo abbondantissimo flusso mestruale ‘ , risultato che per anni ho preso la pillola anticoncezionale , ma nonostante questo i dolori continuavano , ogni volta quell’appuntamento mensile , diventava sempre di più un angoscia,e d io non sentendomi capita dalla maggioranza dei tanti medici maschi che banalizzavano questo dolore decisi di rivolgermi ad una donna .
Così pensavo solo chi capisce cosa si prova può effettivamente capire !
Ma non fui molto fortunata e il tempo passava e non trovavo nessuna soluzione.
Sembrava una maledizione, ogni volta che avevo un appuntamento importante nella mia vita , esami , laurea, matrimonio , ect.. ecco puntuale che il mio ‘amico ciclo mestruale’ si faceva presente e affrontava insieme a me le tappe della mia vita , un vero fedele e sgradito compagno!
Non mi sono mai sentita molto presa sul serio dai medici, avevano sempre l’atteggiamento di ‘ e che sarà mai ’ , ‘ quante storie che fai… tutte hanno l’ovaio microcistico, bisogna solo sopportare un po’ di dolore , alcune donne hanno la sfortuna di soffrire un po’ di più di altre!!
Ero arrivata quasi a ‘odiare’ le mie amiche che invece vedevano il fenomeno, come una scocciatura , si ,ma risolvibile con un salvaslip e qualche giorno di non andare al mare!!
Io chissà perché ero quella che aveva vinto il premio, di miss pantaloncino , rigorosamente nero, sulla spiaggia e di borse piene di tutto un po’ per prevenire le emergenze!
Ricordo ancora il giorno del mio matrimonio , o meglio la notte, l’amico ciclo si presentò puntuale all’appuntamento e pensare che per ‘fregarlo’ feci tutti i conti del caso , ma lui non si fece ingannare e arrivò con 15 giorni d’anticipo!! Immaginate il mio panico all’idea di indossare uno splendido abito a sirena bianco!!! E poi la mia faccia era indescrivibile gonfia e con delle belle occhiaie, che non avevo mai avuto ovviamente, quando il truccatore ed il parrucchiere mi videro piegata sulla sedia con la borsa di acqua calda mi dissero ad unisono : ‘madonna mia , ma che hai fatto, che è successo!!!???’ , Gli risposi con i lacrimoni: ‘ Aiutatemi, fate un miracolo!!!’ .
Per sostenere lo sforzo della giornata , mi ‘drogai’ con gli antidolorifici ,siringa di Voltaren prima di uscire di casa , ne avevo già fatta una la notte , lo Spasmex lo presi ogni 4 ore e le mie fidate sorelline erano di guardia dietro di me con una scorta di assorbenti e antidolorifici nelle borsette!!!
Immaginate quanto si a complicato infilare i lines notte , nelle borsette da cerimonia!
Tutta la famiglia si era stretta intorno al mio ‘dolore’!!! Infatti non è che abbia un bel ricordo del giorno che sarebbe dovuto essere quello più bello , mi ricordo che mi dissi :’ se questo è l’inizio , cominciamo bene! ‘.
Comunque rimanendo sul discorso della malattia senza deviare dal tema iniziale , ormai ero diventata un esperta di metodi per far passare il dolore , medici e non.
A furia di prendere medicine, ovviamente con il passare degli anni mi assuefacevo a i diversi antidolorifici e progressivamente dovevo prenderne di più e di più potenti fino ad arrivare alle siringhe, che riuscivo a farmi anche da sola , ormai era un escalation all’antidolorifico più potente.
Dopo sposata , le cose andarono di male in peggio , smisi di prendere la pillola , per cercare di
avere una gravidanza e lì cominciò il mio ulteriore calvario.
I dolori da brutti come li ricordavo, ma che comunque riuscivo in qualche modo a gestire , diventarono insostenibili, ormai anche in ufficio sapevano del mio problema e una volta al mese ero costretta ad assentarmi da lavoro, ed ora insieme al ciclo arrivò la febbre alta.
Quanti ginecologi e quante visite e quante città , alla fine sono approdata grazie al consiglio di una cara amica al ‘ II Policlinico’ a Napoli , dove ho trovato un bravo e stimatissimo ginecologo che per la prima volta mi parlò di endometriosi, avevo circa 29 anni.
In poche settimane dalla visita mi portò in sala operatoria e ebbi un taglio cesareo con l’asportazione delle cisti endometri otiche ( 10 cm) , ricordo ancora che il medico mi disse appena uscita dalla sala operatoria che non aveva mai visto nulla di simile e che la situazione era molto seria .
Tant’è che chiese un consulto ad altri luminari dell’ospedale , il risultato fu che per due anni, mi sospesero il ciclo mestruale, mi misero in menopausa forzata , ogni mese dovevo fare un iniezione per evitare che mi venissero le mestruazioni, ed ovviamente ho provato alla soglia dei 30 anni , quello che si dovrebbe provare in età molto più tarda… calori , gonfiore , sovrappeso… non avevo più i dolori del ciclo, ma li barattai a caro prezzo , come donna non è che fisicamente mi piacessi più di tanto , avevo dei serissimi sbalzi di umore e la notte avevo l’angoscia. Insomma un bel quadretto!
Dopo due anni , smisi la sospensione dal ciclo , mi misi seriamente a dieta e finalmente mi sgonfiai e ripresi ad essere me stessa ,ma i dolori e le complicanze diventarono più serie , il mio amico e bravo ginecologo che mi aveva seguito negli ultimi anni , mi disse che aveva tentato tutto quello che poteva fare , e lì fece una cosa che solo i grandi possono fare , e mi disse:‘ Monica io non mi sento più di seguirti, ho tentato tutto il possibile e SE FOSSI MIA SORELLA’ ti manderei alla clinica Malzoni ad Avellino, se c’è qualcuno che può fare il miracolo, sono loro, poiché con la tua situazione stiamo entrando nel campo della ricerca avanzata e solo loro hanno il know how e le attrezzature necessarie per fare in modo che i futuri interventi che dovrai fare siano efficaci e quanto meno invasivi possibili , ovviamente tienimi costantemente aggiornato sulle tue condizioni di salute’.
Ero un po’ titubante avevo girato tutta l’Italia prima di approdare da lui e avevo paura a ricominciare a ri fidarmi di un altro medico.
Ma per farlo contento così feci, e fu lì che ebbi la fortuna di incontrare sul mio cammino,
il miglior dottore e persona che una donna possa incontrare , il Dott Ciro Perone.
Sin da subito ho saputo che potevo fidarmi, finalmente qualcuno capiva il dolore e lo estenuante cammino che mi aveva portato fin lì, con quanta gentilezza e tatto e professionalità , il Dottor Perone mi spiegò che l’endometriosi aveva ulteriormente fatto il suo cammino nel mio corpo ed era diventata un endometriosi di IV grado Grave, l’intestino ed altri organi erano stati attaccati dalle cisti e si temeva anche per i reni.
Ma mi rassicurò sul fatto che esistevano dei metodi ad alta specializzazione per tentare di combattere un male così infido come l’endometriosi ovarica.
Il Dott. Perone , che vista da ora in poi mi permetterò di chiamare con il nome di battesimo , mi consigliò subito l’intervento e appena finiti gli esami clinici necessari rieccomi al secondo intervento stavolta però in laparascopia chiurugica , era luglio del 2007 avevo 33 anni, ricordo ancora quanta paura avevo, ancora sotto i ferri, ancora ore di intervento, ancora l’anestesia generale , ancora una ferita permanente sul mio corpo … l’operazione fu molto lunga , sono stata in sala operatoria 8 ore e a quando mi raccontò Ciro anche molto difficile!
Ho avuto l’asportazione della tuba destra e la sinistra non era messa molto bene , ma si sperava ancora nel miracolo per questo non mi è stata rimossa, ero ancora troppo giovane per condannarmi ad una vita di sterilità!
Le ferite dell’intervento non avevano nulla a che vedere con quelle del taglio cesareo, ed anche i tempi di recupero sono stati molto inferiori!
Ancora una volta dopo l’intervento ho fatto un lungo percorso riabilitativo e Ciro mi consigliò di provare a tentare di avere un bambino.
Purtroppo la mia vita aveva preso una piega diversa , poichè nel 2007 mi ero separata, per cui
mi era impossibile seguire questo cammino.
Ancora una volta allora cominciai a riprendere la pillola anticoncezionale, per cercare di preservare
l’ottimo lavoro che era stato fatto in sala operatoria.
Periodicamente ed ad intervalli brevi andavo a controllarmi dal Dott. Perone ,ma purtroppo l’endomentriosi aveva deciso di tenermi nuovamente compagnia.
La situazione diventò critica ancora , i dolori così familiari ormai si ripresentarono, rendendo
Sempre più difficile continuare ad avere una vita sociale accettabile!
La cosa brutta di questa malattia , è che quando sei in una fase acuta , il dolore è costante,
i fianchi ti dolgono sempre, hai sempre la sensazione di avere un pugnale che ti attraversa,
ed anche a metà ciclo stai male non solo nei giorni critici, insomma sono più i periodi in cui ti senti uno straccio rispetto a quelli in cui stai bene.
Ed ecco che arriva un nuovo intervento, il terzo , nel dicembre del 2008 .
Ancora laparoscopia , ancora ore di intervento, ancora terapie, avevo ormai 34 anni.
Grazie a Ciro però , ho avuto meno paura, sapevo che mi stavo affidando al miglior medico possibile e che lui avrebbe fatto di tutto per preservare il più possibile la mia femminilità.
L’intervento fu ancora una volta difficilissimo, ma grazie alla professionalità del medico e della intera equipe fu effettuato brillantemente.
Stavolta la sentenza fu ancora più nefasta della secondo intervento , anche la seconda tuba era inutilizzabile e se avessi deciso di avere un bambino non sarei più riuscita ad averlo in modo naturale,sarei dovuta ricorrere all’inseminazione artificiale.
Vista la situazione avevo poco tempo però per tentare anche questa strada , vista l’aggressività con cui l’endometriosi si muoveva .
La vita mi stava si regalando una nuova possibilità di provare a diventare mamma , ma nel momento più sbagliato possibile!
Avevo finalmente incontrato l’uomo della mia vita ,ma la relazione era ancora in uno stato iniziale e non mi sentivo di imporre al mio compagno , non solo un figlio subito ,ma anche tutto il difficile cammino che comporta un inseminazione artificiale!
Ancora una Volta il mio prezioso dottore amico, mi diede una mano e attraverso delle terapie ormonali, cercai di mantenere il più possibile la situazione sotto controllo!
Nel frattempo i mesi passarono , il mio compagno un giorno mi fece il più bel regalo del mondo ,mi disse che voleva rendermi madre e che anche lui desiderava un figlio da me!
Con le lacrime agli occhi chiamai subito il Dott. Perone che mi face subito fare l’iter per tentare di rimanere in cinta.
Tutte le cose procedevano per il meglio , le analisi mie e sue davano valori brillanti, eravamo pronti a cominciare questa nuova avventura.
Ma il destino ancora una volta si accanisce , improvvisamente nel giro di 3 mesi e dopo un grandissimo periodo di stress al lavoro , i valori di fertilità passarono da FSI di 8 a più di 100!!!! Per i non addetti al lavori sono passata dalla fertilità alla menopausa inoltrata!
Ricordo il viso esterefatto di Ciro , quando mi comunicava che ormai non c’erano più speranze!
In quel la sala medica eravamo in tre con le lacrime, io il mio compagno ed il mio medico!
Così brutalmente mi sono trovata a passare dall’idea di sentirmi una quasi mamma, all’idea che fisicamente sono ormai una quasi nonna a soli 35 anni!!
Ci è voluto un po’ per riprendermi dalla batosta e grazie all’amore del mio compagno e alla sensibilità e alla bravura del mio medico oggi a 38 anni , sono una una donna felice e completa!
Ancora una volta il Dott. Perone mi ha aiutato e mi sta aiutando ad affrontare un nuovo nemico
la menopausa precoce !
Scusate il racconto un po’ lungo ,ma ho ritenuto necessario farvi partecipi della mia storia, proprio per invitare tutte voi a non trascurarvi mai e di affidarvi sempre a quanto di meglio la ricerca e la professionalità possano offrire.
Volevo pubblicamente ringraziare il dott. Ciro Perone , per l’aiuto, la sensibilità , l’infinita professionalità ed amicizia che ho avuto la fortuna di incontrare sul mio difficile e tortuoso cammino di donna.
Grazie di cuore !
Con affetto
Monica